Si è aperta con la prima serata di lavori alla Casa di Quartiere Katia Bertasi la terza fase dell’Assemblea cittadina per il clima. Dopo i due incontri con i portatori di interesse avvenuti tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, ora è il momento di cominciare a lavorare sulle proposte che l’Assemblea intende proporre al Consiglio comunale. Come ricordato in apertura dell’incontro da parte degli organizzatori, un po’ per rinfrescare la memoria dopo lo stop estivo, le proposte e le raccomandazioni dovranno essere pertinenti rispetto ai quesiti posti e dovranno essere motivati.

Dopo una fase di riscaldamento, quindi, si è passati al primo momento di lavoro dell’Assemblea per immaginare Bologna come una città solare, rinnovabile e sostenibile, e contemporaneamente imprimere un’accelerazione alla transizione energetica. Utilizzando una tecnica di lavoro di gruppo inventata dall’antropologo americano Harrison Owen e chiamata Open Space Technology, le 100 persone che compongono l’Assemblea hanno proposto in totale autonomia e libertà i temi sui quali lavorare.

 

Durante la terza fase le persone che compongono l’Assemblea potranno sempre porre quesiti al pool di tecnici a disposizione e al personale tecnico del Comune.

Alla fine del “mercato delle idee”, in cui chiunque poteva proporre la propria idea, i temi sul tavolo erano oltre trenta. Alcuni avevano affinità tra di loro e sono stati accorpati. Il risultato sono stati 11 tavoli tematici a cui le persone potevano decidere liberamente di partecipare. È proprio all’interno di questi tavoli che da questo primo incontro si cominciano a elaborare le proposte concrete nei tre diversi ambiti:

  1. Abitare la città
  2. Rinaturalizzare la città
  3. Vivere e spostarsi nello spazio pubblico

All’interno del tema di discussione del tavolo si è cominciato a elaborare le proposte e anche a individuare chi sono i referenti a cui rivolgerle.

Tra gli ambiti di discussione emersi ci sono il tema della diminuzione delle auto private che circolano in città, il verde urbano, gli stili di consumo, ma anche l’educazione e la sensibilizzazione della cittadinanza ai temi della sostenibilità, le questione legate all’isolamento e all’efficientamento energetico degli edifici (pubblici e privati), il ruolo delle industrie e delle attività produttive oltre ai sistemi di produzione dell’energia che viene consumata in città.

I prossimi appuntamenti sono già fissati per la prossima settimana e le prime settimane di ottobre. Il documento finale elaborato dall’Assemblea dovrà essere presentato entro la fine dell’anno al Consiglio comunale che è tenuto a valutarle entro 4 mesi dal termine dei lavori.

 

Per saperne di più

Chiara.Eco continuerà a seguire lo svolgimento dell’Assemblea cittadina per il clima nella sezione dedicata del sito:  www.chiara.eco/partecipare

Per ulteriore informazioni potete consultare:

 

marco boscolo – formicablu

Immagini di Margherita Caprilli per Fondazione Innovazione Urbana

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