Presentato in Auditorium Enzo Biagi il percorso dei prossimi mesi con la presenza delle prime persone che hanno dato la propria disponibilità a partecipare. Quattro le fasi previste, raccolte in due momenti prima e dopo l’estate. 

 

Nel lavoro delle amministrazioni, “troppo spesso lo sguardo dei cittadini non viene coinvolto”, ha sottolineato la vicesindaca Emily Clancy durante l’incontro del 26 aprile che ha funzionato da momento di rottura del ghiaccio tra organizzatori e futuri partecipanti dell’Assemblea cittadina per il clima. “Partecipare all’Assemblea cittadina può essere visto come un servizio all’intera comunità”, ha continuato la vicesindaca che ha anche la delega per l’Assemblea, sottolineando come si tratti non solo di un momento di lavoro comune tra amministrazione e cittadinanza per elaborare raccomandazioni su come affrontare la crisi climatica, ma anche di un vero e proprio strumento di democrazia deliberativa.

 

A che punto siamo

Nelle scorse settimane, le 75 persone intervenute in presenza e le 80 collegate via Internet per partecipare all’incontro hanno ricevuto una comunicazione da parte del Comune che spiegava come fossero state selezionate in modo casuale per far parte dell’Assemblea (per sapere come sono state estratte le persone, leggi l’articolo Come sono selezionate le persone che comporranno l’Assemblea cittadina). Alcune di loro hanno già dato la propria adesione, altre sono venute per capire meglio e prendere una decisione. Alla fine, le componenti dell’Assemblea saranno 80 cittadine e cittadine bolognesi, a cui si sommeranno 10 pendolari Tper che vivono la città ma non sono residenti, oltre a 10 studenti fuori sede. Il totale è di 100 membri, a cui si aggiungono anche coloro che sono inseriti in una lista di “riserve”.

Nel giro di pochi giorni l’Assemblea sarà definitivamente formata e verrà convocata per il primo incontro previsto già nella prima metà di maggio. Come hanno sottolineato alcuni delle persone responsabili dell’organizzazione, ci si è sforzati di garantire la maggiore partecipazione possibile. Per questo motivo, infatti, sono previsti i gettoni di presenza di 72,96 euro a incontro, “parametrati su quelli dei consiglieri comunali”, ha spiegato Marika Milani, capodipartimento urbanistica, casa, ambiente e patrimonio del Comune. In questo modo si cerca di tagliare fuori meno persone possibili sulla base della loro condizione economica. Discorso analogo per quanto riguarda la gestione di eventuali figli e figlie: durante le sedute dell’Assemblea è previsto un servizio di babysitting.

Il calendario prevede otto incontri, concentrati tra maggio-giugno e tra settembre-ottobre. L’idea è di evitare l’estate, che rappresenta sempre un momento più complicato per la partecipazione e la gestione familiare e delle eventuali vacanze. Ma le date non sono del tutto definite, perché proprio nello spirito di cooperazione, due delle persone che compongono l’Assemblea la rappresenteranno nel Comitato di Coordinamento, proprio con lo scopo di garantire una calendarizzazione che faciliti la partecipazione di tutte e tutti.

 

Le testimonianze

A testimoniare l’efficacia di questi metodi partecipativi sono state tre persone che hanno partecipato ad altre forme di partecipazione deliberative in altre situazioni. Giulia De Vita, architetta che vive a Lisbona, Nathan Corecco, giovane cittadino di Bellinzona, nella Svizzera italofona, e Maria Cinque, che ha partecipato a un percorso assembleare a livello dell’Unione Europea. Tutti e tre hanno sottolineato come si sia trattato di esperienze che hanno arricchito la propria competenza sui temi trattati e come si siano resi conto di aver qualcosa da dire e di volerla dire.

Far sentire la voce di tutti e tutte, o almeno di un campione sensato della cittadinanza e di chi vive la città, è l’aspetto più importante che ha sottolineato anche Graham Smith della rete internazionale delle assemblee cittadine sul clima (Knowledge Network on Climate Assemblies o KMOCA). Smith ha anche sottolineato come non ci sia da aver paure di non essere preparati per partecipare, “perché siamo tutti in grado di dare delle raccomandazioni utili”.

 

Per saperne di più

Chiara.Eco continuerà a seguire lo svolgimento dell’Assemblea cittadina per il clima nella sezione dedicata del sito:  www.chiara.eco/partecipare

Per ulteriore informazioni potete consultare:

 

marco boscolo – formicablu

foto: margherita caprili – FIU

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